MWP Project: North American B-25J Mitchell "Lady Lil" 1/32 scale
Lun Feb 26, 2018 1:21 am
Salve a tutti,
rieccomi con un "nuovo" progetto MWP (Metal Work Panels), come recita il titolo del nuovo argomento, si tratta del bombardiere leggero B-25 J nella versione rigorosamente NMF (Natural Metal Finish) Nose Strafer e precisamente quella appartenente al 498° Bomber Squadron "Falcons", 345° Bomber Group "Air Apaches" 5th AF di stanza nelle Filippine (maggio 1945) "Lady Lil" di cui potete vedere una rara foto del modello originale:
rieccomi con un "nuovo" progetto MWP (Metal Work Panels), come recita il titolo del nuovo argomento, si tratta del bombardiere leggero B-25 J nella versione rigorosamente NMF (Natural Metal Finish) Nose Strafer e precisamente quella appartenente al 498° Bomber Squadron "Falcons", 345° Bomber Group "Air Apaches" 5th AF di stanza nelle Filippine (maggio 1945) "Lady Lil" di cui potete vedere una rara foto del modello originale:
Il presente progetto MWP si basa sul kit prodotto qualche anno fa dalla Hong Kong Models in scala 1:32 :
Apriamo il kit:
Le prime impressioni che ho avuto esaminando il kit sono state sicuramente molto positive: tutto molto ordinato, pulito e di qualità. Il box recita un laconico " oltre 500.000 rivetti" è vero, anzi credo siano anche di più e dunque, il dettaglio è realmente impressionante. Tanto per capire di cosa stiamo parlando, eccovi qualche esempio delle pannellature e relative informazioni contenute ( rivetti, punzonature, linee ecc) dopo averle evidenziate con un veloce lavaggio ad olio (che mi servirà più avanti per l'operazione di clonazione dei pannelli) :
e la versione scelta, "Lady Lil", è stata acquistata separatamente con il setdella ZotZ Decals:
Il modello è stato corredato di altri accessori come illustrato qui appresso:
Il Progetto MWP: è il più importante ed impegnativo (dimensioni, impegno e costo) mai affrontato sino ad ora: nel confronto, i precedenti progetti (MWP) sembrano essere stati solo delle mere esercitazioni, e mi spiego, questo progetto, per essere eseguito correttamente, richiede una approfondita conoscenza della tecnica di rivestimento metallico, una buona manualità e dimestichezza con i prodotti utilizzati per il rivestimento metallico ( nastri, lamierini o metal foil o bare metal ecc.), una sicura conoscenza degli strumenti di lavoro e delle tecniche di supporto ( ossidazione, spazzolatura, ecc) e di riparazione ad eventuali errori di taglio del pannello o di fissazione del medesimo.
Vedremo più avanti che tipo di impegno si prenderà questa nuova sfida modellistica.
Per il momento è tutto.
Alla prossima.
Vedremo più avanti che tipo di impegno si prenderà questa nuova sfida modellistica.
Per il momento è tutto.
Alla prossima.
Update 1
Mar Feb 27, 2018 1:14 am
Riprendiamo i lavori propedeutici al rivestimento metallico, ovvero, procediamo con l'assemblaggio, l'applicazione dei dettagli ed autocostruzioni relative al cockpit ed alla parte interna della fusoliera:
Cominciamo a preparare i vari componenti (interni) che andranno assemblati e fissati sulle due semifusoliere, pavimento e colonna della torretta principale, apparato radio, accesso ventrale
le parti interessate, vengono migliorate con il set di dettaglio della Eduard BigEd (fotoincisioni & maschere per i trasparenti):
con lo stesso metodo, procediamo con le paratie della postazione del mitragliere di coda:
con l'aiuto di una piegatrice, assembliamo le parti fotoincise che andranno a dettagliare la parte interessata:
ora, procederemo all'assemblaggio, colorazione e dettaglio (con applicazione degli accessori opzionali ) del cockpit:
iniziamo con il pavimento che andrà preventivamente trattato (carteggiato ) per eliminare le parti originali e consentire l'inserimento delle fotoincisioni della Eduard:
parti opzionali concorrenti per l'assemblaggio dei sedili del cockpit:
Eduard: set di dettaglio (per gli schienali) :
lavoro eseguito ad hoc con la piegatrice :
avanzamento lavori : colorazione ed usura ( weathering )
Pannello strumenti : Eduard set + inserimento film di acetato lucido ( simulazione vetrini )
Eduard set: il pannello strumenti (come tutto il resto del set di dettaglio) è superbamente realizzato con colori e dettaglio
impareggiabili.
Ho ritagliato un lembo di film di acetato lucido prendendo la sagoma del pannello strumenti:
Verifico che il film risulti correttamente ritagliato (non devono esserci debordi o insufficienze per ottenere un buon risultato)
a questo punto, posso applicare e fissare i pannelli con il film inserito nel mezzo:
Fisso il quadro strumenti al pavimento e completo con la pedaliera a sua volta dettagliata con i simboli della North American nonchè vari altri strumenti di comando e leveraggi vari (Eduard BigEd). Assemblo e fisso le cinture di sicurezza realizzate in mocrofibra/laser dalla HGW:
Modifica dei control column e dettaglio (scratch building):
modifico le parti originali del kit volendo applicare i pulsanti del fuoco di sparo come rappresentato dalla foto dell'originale sopra riportata a mero titolo di riferimento tecnico ed illustrativo. Procedo così:
ricavo due bulloni (della giusta misura) dal set in resina apposito della Meng (varie scale) dopo averli preventivamente forati con il micro drill :
delicatamente li sollevo con la punta del bisturi:
i minuscoli bulloncini ( che saranno la base dei pulsanti di sparo) ora sono pronti per essere fissati alla parte interessata:
raccolgo una minuscola goccia di cianoacrilico con l'apposito dosatore e la poso sulla parte interessata :
con una matita cerosa, mi assicuro il minuscolo bulloncino che andrò immediatamente ad incollare sulla parte interessata già pronta:
come per magia, ora il nostro pulsante di sparo comincia a prendere forma:
taglio un piccolissimo segmento di Strip Styrene tubolare in misura che andrò ad inserire all'interno del bulloncino appena creato:
come si presenta ora la parte modificata con il pulsante di sparo:
Alla stessa stregua, preparo i collegamenti elettrici per comandare le mitragliatrici anteriori:
Siamo giunti al finale di questa sessione:
Per il momento è tutto. Alla prossima e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Cominciamo a preparare i vari componenti (interni) che andranno assemblati e fissati sulle due semifusoliere, pavimento e colonna della torretta principale, apparato radio, accesso ventrale
le parti interessate, vengono migliorate con il set di dettaglio della Eduard BigEd (fotoincisioni & maschere per i trasparenti):
con lo stesso metodo, procediamo con le paratie della postazione del mitragliere di coda:
con l'aiuto di una piegatrice, assembliamo le parti fotoincise che andranno a dettagliare la parte interessata:
le parti fotoincise, prima di essere fissate sono state adeguatamente trattate: colorazione USAAF interior green Vallejo, e leggermente ripassate con un lavaggio a base di mix olio/resina Mussini "Asphalt" e delicatamente ripassate "a secco" per portare in evidenza le rivettature:
ora, procederemo all'assemblaggio, colorazione e dettaglio (con applicazione degli accessori opzionali ) del cockpit:
iniziamo con il pavimento che andrà preventivamente trattato (carteggiato ) per eliminare le parti originali e consentire l'inserimento delle fotoincisioni della Eduard:
parti opzionali concorrenti per l'assemblaggio dei sedili del cockpit:
Eduard ed HGW, propongono un'ottima soluzione per il dettaglio delle sedute nella cabina di pilotaggio ma, dopo una valutazione complessiva, ho optato per la soluzione proposta da HGW in quanto prospetta il trapuntino del co-pilota, particolare non presente nel set Eduard (prevede un normale sedile pari a quello del pilota). Ovvio che queste sono solo scelte personali.
HGW: set di dettaglio:Eduard: set di dettaglio (per gli schienali) :
lavoro eseguito ad hoc con la piegatrice :
avanzamento lavori : colorazione ed usura ( weathering )
Pannello strumenti : Eduard set + inserimento film di acetato lucido ( simulazione vetrini )
Eduard set: il pannello strumenti (come tutto il resto del set di dettaglio) è superbamente realizzato con colori e dettaglio
impareggiabili.
Ho ritagliato un lembo di film di acetato lucido prendendo la sagoma del pannello strumenti:
Verifico che il film risulti correttamente ritagliato (non devono esserci debordi o insufficienze per ottenere un buon risultato)
a questo punto, posso applicare e fissare i pannelli con il film inserito nel mezzo:
Fisso il quadro strumenti al pavimento e completo con la pedaliera a sua volta dettagliata con i simboli della North American nonchè vari altri strumenti di comando e leveraggi vari (Eduard BigEd). Assemblo e fisso le cinture di sicurezza realizzate in mocrofibra/laser dalla HGW:
Modifica dei control column e dettaglio (scratch building):
modifico le parti originali del kit volendo applicare i pulsanti del fuoco di sparo come rappresentato dalla foto dell'originale sopra riportata a mero titolo di riferimento tecnico ed illustrativo. Procedo così:
ricavo due bulloni (della giusta misura) dal set in resina apposito della Meng (varie scale) dopo averli preventivamente forati con il micro drill :
delicatamente li sollevo con la punta del bisturi:
i minuscoli bulloncini ( che saranno la base dei pulsanti di sparo) ora sono pronti per essere fissati alla parte interessata:
raccolgo una minuscola goccia di cianoacrilico con l'apposito dosatore e la poso sulla parte interessata :
con una matita cerosa, mi assicuro il minuscolo bulloncino che andrò immediatamente ad incollare sulla parte interessata già pronta:
come per magia, ora il nostro pulsante di sparo comincia a prendere forma:
taglio un piccolissimo segmento di Strip Styrene tubolare in misura che andrò ad inserire all'interno del bulloncino appena creato:
come si presenta ora la parte modificata con il pulsante di sparo:
Alla stessa stregua, preparo i collegamenti elettrici per comandare le mitragliatrici anteriori:
Siamo giunti al finale di questa sessione:
Per il momento è tutto. Alla prossima e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Update 2
Mer Feb 28, 2018 1:44 pm
Salve a tutti.
In questo aggiornamento ci occuperemo di:
BOMBE E VANO BOMBE
Iniziamo con l'assemblare le bombe ( ottime da kit) cercando di sigillarle al meglio con dello stucco (Mr. Surfacer 1200 spray) ed applicando le parti fotoincise dal set della BigEd e styrene.
Servendomi di una pinzetta a punta piatta e quadrata, apro delicatamente le alette delle ventole fotoincise
In questa foto si possono notare gli strip (tondi ) di styrene applicati alle corone fotoincise BigEd in funzione del mozzo dell'elica direzionale.
Le bombe sono ora pronte per essere colorate ed invecchiate:
Fisso con del PataFix, le bombe complete di parti fotoincise ed adeguatamente sigillate, su un supporto idoneo ad essere ruotato con le mani.
RB Productions: masking strips curved:
In questa foto si possono notare le maschere della RB da 0,1 mm. (curve) ottime, per questo tipo di intervento : delicatamente sollevo una stringa autoadesiva ( sottilissima e da notare che non lascia sbavature o residui fastidiosi di colore ) e la applico dolcemente alla bomba avvolgendo secondo quanto necessita ( il resto lo posso comodamente tagliare con la forbice ed utilizzarlo per altri impieghi) nella posizione desiderata ( posso anche modificarla o correggerla, ove eventualmente la curvatura sia errata, in un successivo momento). Come accennato in precedenza, avendo fissato le bombe su un supporto ( stuzzicadenti per spiedini) con il PataFix, riuscirà semplice e corretto avvolgere la stringa della mascheratura alla bomba girando con le dita il supporto come fosse una guida:
colorazione ed invecchiamento:
Passiamo ora alla normale colorazione delle bombe ed allo stato di usura: per ottenere questa colorazione ho utilizzato un mix di colori dall'interior green LifeColor al lavaggio ad olio/resina Mussini "asphalt" per terminare con passaggio di colori a gesso mix nero, terra di siena e senape il tutto, con finale passaggio ad aeropenna, di fissatore :
Per l'elica direzionale, ho utilizzato un mix di colori (Silver Vallejo 30% e Tamya gold 70%)
L'effetto avvallamento o "colpo" da urto che si può notare a prua della bomba in evidenza è stato creato ( al momento dell'assemblaggio) ricorrendo alla tecnica del bisturi ( per sottrarre la parte di plastica) e dello stucco ( per riempire e modellare il colpo ricevuto). Lumeggiando poi la parte con il colore di base i toni più o meno chiari intorno alla parte interessata e fornendo le debite rilevazioni metalliche ( white alluminium/burnt) si possono ottenere effetti realistici e sicuramente interessanti:
VANO BOMBE : Applicazione delle fotoincisioni Eduard BiEd e dettaglio :
Per prima cosa, ricavo le parti fotoincise dal set di dettaglio Eduard BigEd:
Colorazione della cabina "vano bombe":
Una volta preparate ( piegate) le varie parti fotoincise ed applicate alle paratie della cabina del vano bombe, passo alla colorazione:
Siamo giunti alla fine di questa sessione: alla prossima e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
In questo aggiornamento ci occuperemo di:
BOMBE E VANO BOMBE
Iniziamo con l'assemblare le bombe ( ottime da kit) cercando di sigillarle al meglio con dello stucco (Mr. Surfacer 1200 spray) ed applicando le parti fotoincise dal set della BigEd e styrene.
Servendomi di una pinzetta a punta piatta e quadrata, apro delicatamente le alette delle ventole fotoincise
In questa foto si possono notare gli strip (tondi ) di styrene applicati alle corone fotoincise BigEd in funzione del mozzo dell'elica direzionale.
Le bombe sono ora pronte per essere colorate ed invecchiate:
Fisso con del PataFix, le bombe complete di parti fotoincise ed adeguatamente sigillate, su un supporto idoneo ad essere ruotato con le mani.
RB Productions: masking strips curved:
Per prima cosa, volendo ottenere due bande gialle, dò un fondo appunto a base gialla (Tamya, ottimo per intensità, viscosità e gradazione della tinta: necessita di buona diluizione ) avendo cura di non dare alcuna colorazione scura ( colori come il giallo, rosso, arancio tollerano male i colori scuri posti come primer) pensando al futuro lavoro di lavaggio ad olio/resina con colorazione Mussini "asphalt" . grigio-marrone scuro) Mi preparo le ottime maschere (strip curve) prodotte dalla RB Productions da 0,1 mm che potete intravedere sul fondo della illustrazione:
In questa foto si possono notare le maschere della RB da 0,1 mm. (curve) ottime, per questo tipo di intervento : delicatamente sollevo una stringa autoadesiva ( sottilissima e da notare che non lascia sbavature o residui fastidiosi di colore ) e la applico dolcemente alla bomba avvolgendo secondo quanto necessita ( il resto lo posso comodamente tagliare con la forbice ed utilizzarlo per altri impieghi) nella posizione desiderata ( posso anche modificarla o correggerla, ove eventualmente la curvatura sia errata, in un successivo momento). Come accennato in precedenza, avendo fissato le bombe su un supporto ( stuzzicadenti per spiedini) con il PataFix, riuscirà semplice e corretto avvolgere la stringa della mascheratura alla bomba girando con le dita il supporto come fosse una guida:
colorazione ed invecchiamento:
Passiamo ora alla normale colorazione delle bombe ed allo stato di usura: per ottenere questa colorazione ho utilizzato un mix di colori dall'interior green LifeColor al lavaggio ad olio/resina Mussini "asphalt" per terminare con passaggio di colori a gesso mix nero, terra di siena e senape il tutto, con finale passaggio ad aeropenna, di fissatore :
Per l'elica direzionale, ho utilizzato un mix di colori (Silver Vallejo 30% e Tamya gold 70%)
L'effetto avvallamento o "colpo" da urto che si può notare a prua della bomba in evidenza è stato creato ( al momento dell'assemblaggio) ricorrendo alla tecnica del bisturi ( per sottrarre la parte di plastica) e dello stucco ( per riempire e modellare il colpo ricevuto). Lumeggiando poi la parte con il colore di base i toni più o meno chiari intorno alla parte interessata e fornendo le debite rilevazioni metalliche ( white alluminium/burnt) si possono ottenere effetti realistici e sicuramente interessanti:
VANO BOMBE : Applicazione delle fotoincisioni Eduard BiEd e dettaglio :
Per prima cosa, ricavo le parti fotoincise dal set di dettaglio Eduard BigEd:
Colorazione della cabina "vano bombe":
Una volta preparate ( piegate) le varie parti fotoincise ed applicate alle paratie della cabina del vano bombe, passo alla colorazione:
Siamo giunti alla fine di questa sessione: alla prossima e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Update 3
Ven Mar 02, 2018 5:26 pm
Riprendiamo il wip con questa nuova sessione di lavori: test (to fit) di prefissaggio della cabina bombe.
E' sempre consigliabile se non imperativo, soprattutto avendo inserito parti di dettaglio o autocostruite, effettuare un test per verificare che le parti originali, non siano state in alcun modo compromesse nella chiusura in modo da pregiudicare il definitivo assemblaggio del modello:
E' sempre consigliabile se non imperativo, soprattutto avendo inserito parti di dettaglio o autocostruite, effettuare un test per verificare che le parti originali, non siano state in alcun modo compromesse nella chiusura in modo da pregiudicare il definitivo assemblaggio del modello:
Il test ha dato esito positivo nel senso che tutte le parti, collimano perfettamente e dunque possiamo procedere con gli ulteriori interventi :
assemblaggio carrello di prua - set di conversione Scale Aircraft Conversions - aggiunta dei piombini da ricarica
In questo progetto MWP (Metal Work Panels), è bene aver chiarire che, il peso complessivo del modello che andrà a scaricarsi logicamente sui carrelli, una volta completamente rivestito con il nastro autoadesivo di alluminio, andrà a subìre una variazione anche significativa se, come nel nostro caso, vengono aggiunte ulteriori parti metalliche (set di fotoincisione e/o di resina) ed a concludere, un importante carico di piombini (80 gr.ca) per creare il contrappeso al modello ( già richiesto dal kit originale) al fine di evitare la seduta posteriore, determina la scelta (ove possibile), di potenziare quindi i reali supporti del modello (carrelli) sostituendo quelli originali (in poliuretano, e comunque ben realizzati) a quelli prodotti dalla SAC in metallo (white metal) molto più affidabili, sicuri e, lasciatemelo dire, con un tocco maggiormente realistico ed in ogni caso, più congrui ad un modello completamente rivestito in foglio metallico. Ovvio che queste, sono scelte personali e dunque, massimo rispetto per chi fosse di parere contrario.
Scale Aircraft Conversions set :original vs. metal set:
da sinistra, l'originale carrello di prua e a destra, quello realizzato in white metal:
Aggiunta dei piombini da ricarica (80 gr.ca.)
Anche questa, è una mia personale scelta, ovvero quella di dotarmi di piombini da ricarica, reperibili presso i negozi di caccia e pesca o credo, anche in rete. Preferisco queesto tipo di peso perchè facilmente gestibile in ordine alla collocazione e/o eventuale ridistribuzione se l'area interessata dovesse risultare insufficiente o scomoda.
I piombini da ricarica, esistono in vari formati ed il mio consiglio è quello di tenere in scorta due o tre tipi ( dal più piccolo al più grosso)
proprio per poter avere più opzioni in caso di scarso spazio o difficoltà d'inserimento.I piombini da ricarica, esistono in vari formati ed il mio consiglio è quello di tenere in scorta due o tre tipi ( dal più piccolo al più grosso)
In questo caso, ho fatto un mixer di diverse carature per raggiungere il peso richiesto:
Il sacchetto dei piombini ( incollato ) è stato a sua volta ulteriormente sigillato con del nastro bioadesivo ( potrebbe apparire eccessivo ma posso assicurarvi che perdere migliaia di queste sferette (tra l'altro tossiche) per tutta la stanza è un'ipotesi che neppure voglio prendere in considerazione..) e collocato temporaneamente, in vista del futuro test di chiusura e compatibilità, nella paratia di sinistra del carrello di prua.
Postazione del mitragliere di coda:
Set di dettaglio : Eduard BigEd e per le cinture di sicurezza: HGW microfibra & laser
postazione del mitragliere di coda: test to fit:
Preparazione postazioni mitraglieri laterali:
creazione dei supporti delle armi e del basamento d'appoggio ( assenti nell'originale):
prima:
dopo: autocostruzione delle centine, supporti e basamenti, applicazione dei set di dettaglio.
vista esterna:
ultimazione dei lavori:
Applicazione di ulteriori dettagli nella parte interna prima della definitiva chiusura della fusoliera:
Cockpit gallery :
Pin-Up interna: questa è solo una mia personalissima "licenza artistica", ho semplicemente dato libero sfogo ad una mia interpretazione e nulla di più! Ho deciso di personalizzare (restando tuttavia nel tema di "Lady Lil") la spalliera dietro il posto del co-pilota e dove sarà fissato un estintore, applicando una piccola e graziosa pin-up in scala 1/48 come accompagnatrice portafortuna dei ragazzi del 498° Bomber Squadron "Falcons" !
Vano bombe gallery:
Test finale di chiusura della fusoliera:
Il test ha dato esito positivo ed il modello potrà essere definitivamente chiuso.
Preparazione del modello alla procedura di rivestimento metallico MWP:
Esaurita la fase di pre-assemblaggio del modello, applicazione dei dettagli siano essi provenienti da terze parti (set di fotoincisioni o di resine) oppure autocostruiti da noi che a volte, vuoi per i costi decisamente non popolari, vuoi per lo stesso manufatto ritenuto non all'altezza delle proprie aspettative, risultano ove possibile, preferibili, anche se, ovviamente più scomodi, dobbiamo ora concentrarci sulla delicatissima quanto essenziale fase di preparazione del modello alla procedura di rivestimento metallico (MWP).
Questa fase è del tutto propedeutica a quella di "clonazione" vera e propria del pannello da rivestire: in poche parole, dobbiamo essere in grado di replicare in tutto e per tutto il pannello originale ed anzi fare meglio, dettagliarlo ove fosse privo di informazioni.- modello senza rilevazione:
- modello con rilevazione di tutte le informazioni contenute, dopo il lavaggio a base di olio/resina Mussini "Asphalt":
nota: questo passaggio in realtà è stato fatto prima dell'assemblaggio per motivi di praticità e sicurezza ( un lavaggio così importante, è meglio eseguirlo a "kit intonso" per evitare eventuali danni alle parti incollate e delicate come le fotoincisioni ecc. ma anche per non rilevare accidentalmente la presenza di eventuali graffi, segni, impurità dovute a stuccature o eccessiva colla ecc.
Questa sessione è terminata e come sempre, auguro a tutti un buonissimo modellismo.
Giorgio
Update 4 : MWP (Metal Work Panels) procedure
Sab Mar 03, 2018 4:54 pm
Salve a tutti.
Nella sessione odierna ci occuperemo finalmente della procedura di rivestimento metallico del B-25J "lady Lil" meglio nota come Metal Work Panels o MWP.
Durante le sessioni precedenti, abbiamo preparato il modello ( la fusoliera) a ricevere il rivestimento metallico e dunque abbiamo preliminarmente "lavato" la parte interessata con un colore a base di olio e resina e ripulito poi con essenza di petrolio per portare in rilievo tutte le informazioni che ci servono (clonazione del pannello ) per essere ritrascritte sul film di alluminio autoadesivo.
Successivamente, come spiegato, abbiamo assemblato e dettagliato tutte le parti interne richieste per poter chiudere definitivamente il modello. Prima però di procedere alla chiusura della fusoliera dovremo cominciare a rivestire i pannelli per essere più comodi e sicuri di lavorare in modo corretto e verificare continuamente la conformità del nostro lavoro.
Per ottenere un buon risultato è di fondamentale importanza d'ora in poi, seguire la tecnica MWP senza omettere alcun passaggio.
Per prima cosa, dovremo esaminare e studiare la struttura del modello nel senso di capire a fondo come sono stati strutturati i pannelli nelle loro ascisse ed ordinate al fine di replicare correttamente le congiunzioni "invisibili" ovvero quelle che direttamente adiacenti alle chiusure superiori ed inferiori.
Per questo motivo, ci dovremo limitare in prima battuta, a rivestire solo ed esclusivamente i pannelli laterali in senso longitudinale!
Questa vale per entrambe le semifusoliere, mentre le pannellature "c.d. invisibili", potranno agevolmente essere rivestite ed in maniera assolutamente corretta, una volta che il modello sarà definitivamente chiuso: questo anche per un altro motivo, in questo modo, potremo ottenere una perfetta chiusura del modello applicando se del caso, un filo di cianoacrilico per sigillare l'unione delle due parti ( processo di vetrificazione del cianoacrilico) ed ove ciò non fosse sufficiente, applicare un poco di stucco e carteggiare leggermente fino ad ottenere una chiusura veramente liscia ed omogenea. Il nastro di metallo, purtroppo, non nasconde le imperfezioni anzi, semmai le amplifica sia ben chiaro.
Le illustrazioni che seguono chiariranno senza ulteriore dubbio il concetto:Nella sessione odierna ci occuperemo finalmente della procedura di rivestimento metallico del B-25J "lady Lil" meglio nota come Metal Work Panels o MWP.
Durante le sessioni precedenti, abbiamo preparato il modello ( la fusoliera) a ricevere il rivestimento metallico e dunque abbiamo preliminarmente "lavato" la parte interessata con un colore a base di olio e resina e ripulito poi con essenza di petrolio per portare in rilievo tutte le informazioni che ci servono (clonazione del pannello ) per essere ritrascritte sul film di alluminio autoadesivo.
Successivamente, come spiegato, abbiamo assemblato e dettagliato tutte le parti interne richieste per poter chiudere definitivamente il modello. Prima però di procedere alla chiusura della fusoliera dovremo cominciare a rivestire i pannelli per essere più comodi e sicuri di lavorare in modo corretto e verificare continuamente la conformità del nostro lavoro.
Per ottenere un buon risultato è di fondamentale importanza d'ora in poi, seguire la tecnica MWP senza omettere alcun passaggio.
Per prima cosa, dovremo esaminare e studiare la struttura del modello nel senso di capire a fondo come sono stati strutturati i pannelli nelle loro ascisse ed ordinate al fine di replicare correttamente le congiunzioni "invisibili" ovvero quelle che direttamente adiacenti alle chiusure superiori ed inferiori.
Per questo motivo, ci dovremo limitare in prima battuta, a rivestire solo ed esclusivamente i pannelli laterali in senso longitudinale!
Questa vale per entrambe le semifusoliere, mentre le pannellature "c.d. invisibili", potranno agevolmente essere rivestite ed in maniera assolutamente corretta, una volta che il modello sarà definitivamente chiuso: questo anche per un altro motivo, in questo modo, potremo ottenere una perfetta chiusura del modello applicando se del caso, un filo di cianoacrilico per sigillare l'unione delle due parti ( processo di vetrificazione del cianoacrilico) ed ove ciò non fosse sufficiente, applicare un poco di stucco e carteggiare leggermente fino ad ottenere una chiusura veramente liscia ed omogenea. Il nastro di metallo, purtroppo, non nasconde le imperfezioni anzi, semmai le amplifica sia ben chiaro.
Come si può notare, il modello presenta sia nella parte superiore che inferiore, le tracce di una leggera stuccatura: a questo punto, avendo eseguito tutte le operazioni di sigillatura del modello, ed avendo già rivestito le parti laterali, posso in tutta sicurezza procedere con l'ulteriore rivestimento per terminare il progetto:
Fatte queste semplici ma doverose premesse, mettiamoci al lavoro:
Per prima cosa, ci procureremo un nastro di alluminio autoadesivo ( sono reperibili presso i negozi di ferramenta, qualche Brico Center o in rete ) corredato di film di protezione, E' ESSENZIALE!!!
TEST di compatibiltà e di scala :
Una delle critiche più feroci che alcuni modellisti mi mossero anni fa, quando ebbi l'insana idea di lanciare questo "modus operandi" di far modellismo, fu proprio quella di eseguire la tecnica, con rivettature "fuori scala" e tale critica mi ha portato a riconsiderare le "operazioni preliminari" di compatibilità con il modello originale e le rivettatrici scalari direttamente confrontando i risultati su un pezzetto di nastro metallico:
Nel nostro caso, ho eseguito il test con tre diversi tipi di rivettatrici 1/32 standard, 1/32 large (1/32-1/24) ed una mix 1/32 - 1/48 tutte a ruota singola ( un filo solo di rivettature)
qui ho aggiunto anche una rivettatrice in scala 1/48 standard:
Test delle rivettatrici e delle punzonature:
Anche le punzonatrici, dovranno rispettare la scla di riferimento del modello: 1/32
Ho testato la punzonatrice con due tipi di punte (in scala 1/32) per capire quella più conforme:
Sei passaggi essenziali illustrati per comprendere la tecnica MWP vediamoli insieme:
Stiratura "a caldo" dei pannelli: una volta rivestita la parte interessata, per assicurarmi di evitare grinze, pieghe o imperfezioni di qualsiasi natura e per una miglior risposta del collante del nastro, ripasso le pannellature con il "roller" appena scaldato ( calore sopportabile al tatto) ma sufficiente a "stirare o stendere" il rivestimento metallico. La fiamma prodotta dal cerino che vedete nella foto è sicuramente valida per catturare il necessario calore ma è solo a titolo indicativo, ognuno è libero di utilizzare la fonte di calore che ritiene più opportuna, purchè adeguata ( ripeto deve essere sopportabile al tatto, un calore eccessivo, potrebbe danneggiare o deformare irreparabilmente la plastica del modello con conseguenze immaginabili) ai delicati materiali cui è destinata.
Il curvilinea, strumento indispensabile per affrontare rivestimenti più complessi e con precisione:
Come si può agevolmente notare, con il curvilinea è possibile ritagliare il nastro di metallo "sagomandolo" perfettamente in conformità all'originale:
Termina qui questa sessione. Come sempre, auguro a tutti un buonissimo modellismo
Giorgio
Update 5
Dom Mar 04, 2018 8:00 pm
Proseguiamo nella procedura MWP ovvero nel rivestimento metallico del modello.
Come spiegato in precedenza, ora si può realmente comprendere l'importanza del lavaggio ad olio per evidenziare tutte le informazioni che dovremo copiare sul film trasparente opaco.
INTERVENTO SOSTITUTIVO: Procedura in caso di errato taglio e/o posa del pannello:
Certo, non dovrebbe succedere ma credetemi, errori come quelli che vedete sopra illustrati possono sempre capitare a tutti, magari per un momento di distrazione, stanchezza o anche più banalmente per semplice e meledetta fretta di finire una parte: errore fatale e certamente attribuibile all'esecutore!.
Per fortuna, a parte il tempo e la voglia di rifare da capo il pannello non corretto, se si usa, come consigliato, il nastro di alluminio con protezione, non succede nulla di particolare (mentre con il nastro privo del supporto di protezione, dovrà aggiungersi il tempo supplementare per ripulire dalla colla che avrà inesorabilmente impastato la parte del modello sottostante al rivestimento): agilmente si solleva un lembo del pannello da sostituire e, avendo cura di non rovinare quelli adiacenti, lo si elimina facilmente. Con l'attenzione dovuta, ripeteremo le normali operazioni di clonazione, scritturazione di tutte le informazioni presenti sull'originale e l'incidente si chiude qui, facile no?
Ora il pannello è perfetto ed il rivestimento risulta corretto:
......la procedura continua e speriamo, senza ulteriori intoppi:
MWP - tecnica di esecuzione : prima rivesto i pannelli interni mentre quelli più esterni, che andranno a chiudere le parti, saranno rivestiti solo quando avremo incollato le stesse :
Ossidazione delle fotoincisioni Eduard ( mitraglie ):
Come appaiono ora le mitragliatrici : al momento dell'inserimento negli appositi alveoli delle armi, le stesse, saranno ulteriormente ripassate con un leggerissimo lavaggio olio/resina che conferirà un aspetto più usurato e "burnt".
Completamento dei complementi alle armi di coda e laterali:
in questa fase la mia preoccupazione principale era rivolta alla eventuale idoneità dei fori (originali) nei confronti delle mitraglie rifinite con le fotoincisioni che sicuramente, ne hanno modificato la dimensione( aumentandola) : effettuate le verifiche del caso, i miei dubbi hanno trovato logica conferma. A questo punto, ho semplicemente allargato di qualche millimetro i fori d'entrata delle armi con gli appositi aghi della ModelCraft.
Questa sessione termina qui, grazie per l'interesse e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Come spiegato in precedenza, ora si può realmente comprendere l'importanza del lavaggio ad olio per evidenziare tutte le informazioni che dovremo copiare sul film trasparente opaco.
INTERVENTO SOSTITUTIVO: Procedura in caso di errato taglio e/o posa del pannello:
Certo, non dovrebbe succedere ma credetemi, errori come quelli che vedete sopra illustrati possono sempre capitare a tutti, magari per un momento di distrazione, stanchezza o anche più banalmente per semplice e meledetta fretta di finire una parte: errore fatale e certamente attribuibile all'esecutore!.
Per fortuna, a parte il tempo e la voglia di rifare da capo il pannello non corretto, se si usa, come consigliato, il nastro di alluminio con protezione, non succede nulla di particolare (mentre con il nastro privo del supporto di protezione, dovrà aggiungersi il tempo supplementare per ripulire dalla colla che avrà inesorabilmente impastato la parte del modello sottostante al rivestimento): agilmente si solleva un lembo del pannello da sostituire e, avendo cura di non rovinare quelli adiacenti, lo si elimina facilmente. Con l'attenzione dovuta, ripeteremo le normali operazioni di clonazione, scritturazione di tutte le informazioni presenti sull'originale e l'incidente si chiude qui, facile no?
Ora il pannello è perfetto ed il rivestimento risulta corretto:
......la procedura continua e speriamo, senza ulteriori intoppi:
MWP - tecnica di esecuzione : prima rivesto i pannelli interni mentre quelli più esterni, che andranno a chiudere le parti, saranno rivestiti solo quando avremo incollato le stesse :
Ossidazione delle fotoincisioni Eduard ( mitraglie ):
Dopo aver staccato delicatamente le fotoincisioni dedicate alle mitragliatrici dall'apposito foglio Eduard sopra illustrato, ho provveduto ad arrotolarle intorno al fusto molto sottile di un ago per aerografo che nell'occasione, mi è servito da guida o perno, e quindi con la punta delle dita le ho strette girandole dolcemente sul tappeto da taglio ottenendo tanti piccoli cilindretti forati pronti per incapsulare le canne delle mitragliatrici, preventivamente dipinte in burnt silver.
A questo punto, servendomi dell'ottimo e specifico liquido ossidante proposto dalla MiG, ho immerso completamente i cilindretti che dopo qualche minuto, sono risultati completamente ossidati (anneriti) senza necessità di alcun altro trattamento ( di fissaggio del colore sul metallo ):
A questo punto, servendomi dell'ottimo e specifico liquido ossidante proposto dalla MiG, ho immerso completamente i cilindretti che dopo qualche minuto, sono risultati completamente ossidati (anneriti) senza necessità di alcun altro trattamento ( di fissaggio del colore sul metallo ):
Come appaiono ora le mitragliatrici : al momento dell'inserimento negli appositi alveoli delle armi, le stesse, saranno ulteriormente ripassate con un leggerissimo lavaggio olio/resina che conferirà un aspetto più usurato e "burnt".
Completamento dei complementi alle armi di coda e laterali:
in questa fase la mia preoccupazione principale era rivolta alla eventuale idoneità dei fori (originali) nei confronti delle mitraglie rifinite con le fotoincisioni che sicuramente, ne hanno modificato la dimensione( aumentandola) : effettuate le verifiche del caso, i miei dubbi hanno trovato logica conferma. A questo punto, ho semplicemente allargato di qualche millimetro i fori d'entrata delle armi con gli appositi aghi della ModelCraft.
Questa sessione termina qui, grazie per l'interesse e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Update 6
Dom Set 23, 2018 12:55 pm
Salve a tutti,
apro questo nuovo aggiornamento riguardante il progetto "lady Lil". Stiamo procedendo all'assemblaggio del muso (nose Strafer) del B-25 J in versione armata. Nonostante il buon dettaglio garantito dal kit HK Models, anche per questa sezione ( a vista) mi sono affidato al set di dettaglio proposto dalla Eduard e compresa nella busta "Big Ed" acquistata opzionalmente separatamente.
Preparazione del pavimento (ammo bay):
Per prima cosa, una volta studiati i dettagli in pe (photo etches) della Eduard, che dovranno sostituire o interagire con il kit, procedo con le necessarie modifiche propedeutiche al lavoro di assemblaggio definitivo.
Elimino le cassette delle munizioni per consentire l'inserimento di quelle dettagliate.
Anche la paratia di appoggio dov rà essere sostituita con quella in pe.
Definisco il perimetro della base con una leggera rivettatura scalata 1/32 e procedo dunque con un piccolo test di inserimento ( cosa che faccio sempre e comunque per tutte le sezioni ).
Controllo le varie differenze di dettaglio e misura tra il supporto mitragliatrici del kit e quello Eduard: le immagini parlano da sole.
Differenze finali sul set Eduard e kit HK models:
Assemblaggio del set Eduard:
Svolte le opportune analisi, procedo con l'assemblaggio del set di dettaglio avvalendomi della mia fidatissima piegatrice preparando pazientemente tutti i pezzi necessari e facendo particolare attenzione a non rovinare, anche accidentalmente o involontariamente, le splendide fotoincisioni delle cassettiere porta nastri (munizioni) finemente incise e precolorate.
Le cassettiere o scatole sono fornite anche di ganci di chiusura ( delicatissimi) e maniglie per l'estrazione in fase di riarmo.
Sulla paratia di attacco alla fusoliera, vengono fissati i dettagli di aggancio dei pannelli laterali.
Questi ultimi, vengono pretrattati per l'eliminzione selettiva dei circa dieci estrattori ( piccole bolle tonde di aggancio allo stampo residuate dopo il taglio durante la lavorazione in fabbrica) : per eseguire questa delicata ma necessaria operazione ( se intendiamo mostrare il vano aperto ) mi son servito in prima battuta, di una micro fresa a velocità variabile e con incisore a punta smerigliata tonda così da poter "cancellare" efficacemente e velocemente, le antiestetiche bolle in risalto ed infine, ripassando il il pannello con un micro supporto abrasivo angolare capace di arrivare in tutti i recessi per omogeneizzare il lavoro.
Il lavoro finale è stato eseguito con una piccola smerigliatrice manuale capace di raggiungere i recessi più nascosti e difficili da trattare:
La chiusura dei pannelli del kit HK (come le altre parti sino ad ora assemblate) risulta perfetta sotto ogni punto di vista e molto dettagliata sia all'esterno che all'interno:
Ad ultimazione, ho applicato una minuscola quantità di polish in crema per levigare i pannelli. Dopo averli accuratamente puliti con un bastoncino di cotone, ho spuzzato una leggerissima velatura di nero Vallejo opaco ad uso primer per conferire maggior volume e risalto alle pannellature con il successivo colore interior green leggermente addizionato con del bianco matt entrambi colori acrilici Vallejo Air.
Alla fine, con un mix di Interior green e bianco, ho "lumeggiato" le pareti interne dei pannelli di chiusura del vano armi.
Ancora si illustrano le differenze di dettaglio proposte sulle paratie interne dal set Eduard con quelle del kit HK:
Per l'esterno, ho applicato un paio di leggere passate di giallo Tamya debitamente molto diluito.
Nel mentre attendevo l'asciugatura completa dei pannelli per poter procedere con l'inserimento delle parti fotoincise Eduard, ho rivestito i pannelli corazzati secondo la tecnica MWP (Metal Work Panels) ed applicando alla fine le punzonature.
Dopo aver ritagliato un'adeguata porzione di nastro di alluminio ultrasottile ed autoadesivo, ho applicato una leggera spazzolatura con lana d'acciaio medium/fine per ottenere un'opacizzazione utile ad assorbire la crema polish per metalli al fine di pulire e togliere eventuali graffi o segni indesiderati. Per uniformare il colore ho effettuato un piccolo lavaggio mix resina/olio Mussini "Asphalt" in grado di evidenziare le punzonature e le altre informazioni presenti sul pannello armato.
Ho infine spruzzato sul dorso dei pannelli armati, una idonea quantità di colla spray (3M Display Mount) a fissazione ritardata per consentirmi di accertarmi della corretta posizione dei pannelli e poter dunque intervenire (senza alcun danno) in caso di errata posa.
Per ultimo, ma non ultimo, ho preparato i nastri delle munizioni realizzati superbamente dalla Eduard in fotoincisione:
questo è stato sicuramente l'intervento più impegnativo della presente sessione. I portanastri sono stai colorati con un pretrattamento nero Vallejo matt e definiti con Alclad II Chrome.
La maggiore difficoltà è data ivece dalla "piegatura" del nastro che spesso, a causa della fragilità delle fotoincisioni rischia di spezzarsi. Comunque con molta attenzione e cura, ho portato a termine anche questa sessione.
Test di fissaggio delle mitragliatrici frontali ed allineamento con il corpo posto all'interno del vano munizioni:
Prima di concludere, spendo due parole sul test di fissaggio delle mitragliatrici frontali (ben otto) adeguatamente preparate con largo anticipo come spiegato nella sessione Update 5 del 04-03-2018 di questo stesso thread.
Infatti, dovendo fissare le mitragliatrici originali del kit ma rivestite con le griglie forate realizzate in pe dalla Eduard, ho ritenuto essenziale procedere con una verifica mirata sia alla corretta posizione delle armi all'interno del corpo con l'allineamento delle bocche di fuoco poste simmetricamente sul muso tenuto conto che, come illustrato nella presente sessione, l'intera struttura portante l'intero corpo mitragliatrici e supporto nastri delle munizioni è stato sostituito con quello fotoinciso proposto da Eduard. Logico dunque testare la compatibilità e corretta posizione delle armi.
Per quanto attiene ai fori d'entrata delle bocche di fuoco poste sul muso, assumendo le mitraglie un maggior ingombro rispetto alle originali del kit ( per effetto del rivestimento grigliato delle fotoincisioni) si è reso necessario una leggera dilatazione dei fori d'entrata con gli appositi filler quadrangolari mentre per l'allineamento interno, ho dovuto correggere il posizionamento delle due armi superiori in quanto non correttamente allineate alla posizione di tiro.
Colorazione ed applicazione del set opzionale Zotz decals:
A questo punto, posso procedere con la colorazione del muso e l'applicazione delle importanti e distintive decals del set Zotz in versione n. 44-29577 "Lady Lil" 498 th BS "Falcons", 345th BG "Air Apaches" 5th AF, Philippines,May 1945.
Preparo il muso del B-25 chiudendo i pannelli laterali ( non fisso le cerniere di chiusura/apertura) applicando all'interno, del patafix per assicurarmi la chiusura durante la colorazione: il giallo è terribile da togliere!
Stendo una prima mano ( primer) una sottile spruzzata molto diluita di bianco (matt) Valleyo per aiutare la colorazione gialla ad aggrapparsi correttamente alle parti interessate.
Ricarico l'aeropenna (in questo caso, ho utilizzato un semplice ma sempre ottimo, Paasche "Raptor" a doppia azione) con il matt giallo acrilico Tamya ( a mio sommesso parere, uno dei migliori sia per copertura che tenuta ) e procedo come da programma ottenendo un perfetto risultato.
Da questo momento in poi, inizia una complessa fase di colorazione, mascheratura ed applicazione delle decals (Falcons Face).
Fortunatamente il set della Zotz, viene incontro predisponendo una comodissima mascheratura del Falcons Face che tra l'altro, mi è tornata utile per ricreare la mascherina anteriore di metallo, in conformità alla fusolierae dunque trattata con la solita tecnica di rivestimento metallico MWP (Metal Work Panels).
creazione della mascherina frontale con procedura MWP:
mascherina frontale in MWP:
Dopo aver applicato la masheratura, coloro la parte superiore (top) del muso, con USAF olive drab Vallejo Air. Tolta la mascheratura, procedo delicatamente all'applicazione delle decals.
In merito alla qualità delle decals in questione, nulla da eccepire, semplicemente fantastiche, colori aderenti al reale modello e sufficientemente robuste.
Altro discorso, riguarda invece l'applicazione delle stesse dovendo "lavorare" su superfice curva ed in presenza di numerose protuberanze, pannelli armati, sportelli ecc. Nel mio caso poi, il lavcoro è ulteriormente complicato volendo usufruire dell'opzione di apertura quantomeno di un vano armi.
Ciò significa dover intervenire chirurgicamente con un bisturi affilatissimo e tagliare le decals durante l'applicazione ( cosa non sempre semplice). Dato poi il disegno, la necessità di sovrapposizione delle decals, posso garantire che la difficoltà è stata veramente alta. Per ottenere il risultato che vedete, ho dovuto applicare diversi interventi manuali di taglio per sagomare correttamente le decals ed applicare piccoli interventi di colorazione sulle parti ammalorate o staccate (fortunatamente pochissime).
Ora che questo lavoro è terminato, tiro un lungo sospiro prima di procedere al classico trattamento di lucidatura ed opacizzazione finale.
Lucidatura e successiva opacizzazione delle decals:
Applicare le decals come detto in precedenza, non è stata una passeggiata e poichè nella fattispecie vi è anche la sovrapposizione di decals, penso soprattutto a "Lady Lil" il cui nome per inciso, fu dato dal pilota del B-25 alla sua ragazza ma riproducendo un soggetto disegnato dal mitico " Re delle PinUp" Alberto Vargas in occasione del calendario del 1945,
il rischio di un "silvering" è dietro l'angolo motivo per cui, ho privilegiato un passaggio con aerografo di Future (wax) per ottenere quanto più lucido e scorrevole con asciugatura veloce. Ho applicato in seguito un semplice passaggio di Matt Vallejo diluito al 30% ed ho ottenuto il risultato che desideravo.
Test di conformità con l'originale: problemi rilevati e risolti:
Confrontando le rare immagini del soggetto originale, ho notato alcune difformità del kit HK con la versione scelta "lady Lil". Intanto ho dovuto eliminare le due prese d'aria laterali poste all'inizio dei pannelli armati. Questo è un semplice intervento di stuccatura e verniciatura.
Più complicato, ed è veramente strano essermi sfuggito prima dell'applicazione delle decals, l'evidente spostamento delle prese d'aria poste entrambe sui pannelli del vano armamenti che, rispetto al kit HK, sono poste circa a metà e comunque prima dell'occhio del falco.
Senza esitare, con un seghetto ultrasottile a lama lunga e morbida recido alla base le due prese d'aria del kit (per mantenerne intatta la forma e la scala) riducendo al minimo i danni: si tratta di una leggerissima stuccatura a liquido e successivo ritocco a pennello ultrafine.
Una volta eliminate le prese d'aria dalla posizione non corretta, determino la nuova posizione regolandomi con le foto originali e dunque appuntando con un piccolo segno (marker) le nuove coordinate su entrambe le pannellature.
A questo punto, con un microdrill, pratico due piccoli fori obliqui come previsto nell'originale kit. Termino l'operazione incollando le prese d'aria ricavate dal kit nella nuova sede e posizione conformemente all'originale.
Ora procedo a regolare di conseguenza anche la parte interna dei pannelli corretti ricreando due piccole intelaiature interne con il classico styrene sottile . La parte interna del kit viene completamente stuccata, foderata in lamierino ultrasottile ed infine colorata con l'interior green.
Non mi resta che precolorare di bianco le nuove prese d'aria ed uniformare il tutto con il giallo Tamya. Finito questo lavoro, ritocco velocemente e con precisione le microescoriazioni causate dai tagli in precedenza effettuati ottenendo il risultato che potete vedere alla fine del wip.
illustraziuone originale del B-25-J "Strafer" versione "Lady Lil" 498th Bs, "Falcons", 345th Bomber Group "Air Apaches" 5th AF:
Risulta piuttosto evidente lo spostamento delle prese d'aria avanzate rispetto a quelle del kit HK: modifica eseguita.
Questa illustrazione mostra come la versione "Lady Lil" sopra rportata non avesse le ulteriori prese d'aria cerchiate in bianco ed in effetti previste nel kit HK: sono state rimosse dal modello.
versione riveduta e corretta:
Purtroppo, chi fa modellismo lo sa, non dovrebbero succedere queste "rogne" ma essendomi sfuggito il confronto prima dell'applicazione delle decals, non posso che dolermi con me stesso e procedere di conseguenza. Certo, avrei potuto far finta di nulla ma su un modello di questa portata e lavoro, non è proprio ammissibile una discrepanza del genere, io non l'ho accettata e son felice di averla risolta al meglio.
Ora dovrò semplicemente verificare con la luce diurna il complessivo lavoro l'eventuale presenza di difetti o errori di colorazione e provvedere alla contestuale eliminazione.
Per il momento è tutto. Alla prossima e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
apro questo nuovo aggiornamento riguardante il progetto "lady Lil". Stiamo procedendo all'assemblaggio del muso (nose Strafer) del B-25 J in versione armata. Nonostante il buon dettaglio garantito dal kit HK Models, anche per questa sezione ( a vista) mi sono affidato al set di dettaglio proposto dalla Eduard e compresa nella busta "Big Ed" acquistata opzionalmente separatamente.
Preparazione del pavimento (ammo bay):
Per prima cosa, una volta studiati i dettagli in pe (photo etches) della Eduard, che dovranno sostituire o interagire con il kit, procedo con le necessarie modifiche propedeutiche al lavoro di assemblaggio definitivo.
Elimino le cassette delle munizioni per consentire l'inserimento di quelle dettagliate.
Anche la paratia di appoggio dov rà essere sostituita con quella in pe.
Definisco il perimetro della base con una leggera rivettatura scalata 1/32 e procedo dunque con un piccolo test di inserimento ( cosa che faccio sempre e comunque per tutte le sezioni ).
Controllo le varie differenze di dettaglio e misura tra il supporto mitragliatrici del kit e quello Eduard: le immagini parlano da sole.
Differenze finali sul set Eduard e kit HK models:
Assemblaggio del set Eduard:
Svolte le opportune analisi, procedo con l'assemblaggio del set di dettaglio avvalendomi della mia fidatissima piegatrice preparando pazientemente tutti i pezzi necessari e facendo particolare attenzione a non rovinare, anche accidentalmente o involontariamente, le splendide fotoincisioni delle cassettiere porta nastri (munizioni) finemente incise e precolorate.
Le cassettiere o scatole sono fornite anche di ganci di chiusura ( delicatissimi) e maniglie per l'estrazione in fase di riarmo.
Sulla paratia di attacco alla fusoliera, vengono fissati i dettagli di aggancio dei pannelli laterali.
Questi ultimi, vengono pretrattati per l'eliminzione selettiva dei circa dieci estrattori ( piccole bolle tonde di aggancio allo stampo residuate dopo il taglio durante la lavorazione in fabbrica) : per eseguire questa delicata ma necessaria operazione ( se intendiamo mostrare il vano aperto ) mi son servito in prima battuta, di una micro fresa a velocità variabile e con incisore a punta smerigliata tonda così da poter "cancellare" efficacemente e velocemente, le antiestetiche bolle in risalto ed infine, ripassando il il pannello con un micro supporto abrasivo angolare capace di arrivare in tutti i recessi per omogeneizzare il lavoro.
Il lavoro finale è stato eseguito con una piccola smerigliatrice manuale capace di raggiungere i recessi più nascosti e difficili da trattare:
La chiusura dei pannelli del kit HK (come le altre parti sino ad ora assemblate) risulta perfetta sotto ogni punto di vista e molto dettagliata sia all'esterno che all'interno:
Ad ultimazione, ho applicato una minuscola quantità di polish in crema per levigare i pannelli. Dopo averli accuratamente puliti con un bastoncino di cotone, ho spuzzato una leggerissima velatura di nero Vallejo opaco ad uso primer per conferire maggior volume e risalto alle pannellature con il successivo colore interior green leggermente addizionato con del bianco matt entrambi colori acrilici Vallejo Air.
Alla fine, con un mix di Interior green e bianco, ho "lumeggiato" le pareti interne dei pannelli di chiusura del vano armi.
Ancora si illustrano le differenze di dettaglio proposte sulle paratie interne dal set Eduard con quelle del kit HK:
Per l'esterno, ho applicato un paio di leggere passate di giallo Tamya debitamente molto diluito.
Nel mentre attendevo l'asciugatura completa dei pannelli per poter procedere con l'inserimento delle parti fotoincise Eduard, ho rivestito i pannelli corazzati secondo la tecnica MWP (Metal Work Panels) ed applicando alla fine le punzonature.
Dopo aver ritagliato un'adeguata porzione di nastro di alluminio ultrasottile ed autoadesivo, ho applicato una leggera spazzolatura con lana d'acciaio medium/fine per ottenere un'opacizzazione utile ad assorbire la crema polish per metalli al fine di pulire e togliere eventuali graffi o segni indesiderati. Per uniformare il colore ho effettuato un piccolo lavaggio mix resina/olio Mussini "Asphalt" in grado di evidenziare le punzonature e le altre informazioni presenti sul pannello armato.
Ho infine spruzzato sul dorso dei pannelli armati, una idonea quantità di colla spray (3M Display Mount) a fissazione ritardata per consentirmi di accertarmi della corretta posizione dei pannelli e poter dunque intervenire (senza alcun danno) in caso di errata posa.
Per ultimo, ma non ultimo, ho preparato i nastri delle munizioni realizzati superbamente dalla Eduard in fotoincisione:
questo è stato sicuramente l'intervento più impegnativo della presente sessione. I portanastri sono stai colorati con un pretrattamento nero Vallejo matt e definiti con Alclad II Chrome.
La maggiore difficoltà è data ivece dalla "piegatura" del nastro che spesso, a causa della fragilità delle fotoincisioni rischia di spezzarsi. Comunque con molta attenzione e cura, ho portato a termine anche questa sessione.
Test di fissaggio delle mitragliatrici frontali ed allineamento con il corpo posto all'interno del vano munizioni:
Prima di concludere, spendo due parole sul test di fissaggio delle mitragliatrici frontali (ben otto) adeguatamente preparate con largo anticipo come spiegato nella sessione Update 5 del 04-03-2018 di questo stesso thread.
Infatti, dovendo fissare le mitragliatrici originali del kit ma rivestite con le griglie forate realizzate in pe dalla Eduard, ho ritenuto essenziale procedere con una verifica mirata sia alla corretta posizione delle armi all'interno del corpo con l'allineamento delle bocche di fuoco poste simmetricamente sul muso tenuto conto che, come illustrato nella presente sessione, l'intera struttura portante l'intero corpo mitragliatrici e supporto nastri delle munizioni è stato sostituito con quello fotoinciso proposto da Eduard. Logico dunque testare la compatibilità e corretta posizione delle armi.
Per quanto attiene ai fori d'entrata delle bocche di fuoco poste sul muso, assumendo le mitraglie un maggior ingombro rispetto alle originali del kit ( per effetto del rivestimento grigliato delle fotoincisioni) si è reso necessario una leggera dilatazione dei fori d'entrata con gli appositi filler quadrangolari mentre per l'allineamento interno, ho dovuto correggere il posizionamento delle due armi superiori in quanto non correttamente allineate alla posizione di tiro.
Colorazione ed applicazione del set opzionale Zotz decals:
A questo punto, posso procedere con la colorazione del muso e l'applicazione delle importanti e distintive decals del set Zotz in versione n. 44-29577 "Lady Lil" 498 th BS "Falcons", 345th BG "Air Apaches" 5th AF, Philippines,May 1945.
Preparo il muso del B-25 chiudendo i pannelli laterali ( non fisso le cerniere di chiusura/apertura) applicando all'interno, del patafix per assicurarmi la chiusura durante la colorazione: il giallo è terribile da togliere!
Stendo una prima mano ( primer) una sottile spruzzata molto diluita di bianco (matt) Valleyo per aiutare la colorazione gialla ad aggrapparsi correttamente alle parti interessate.
Ricarico l'aeropenna (in questo caso, ho utilizzato un semplice ma sempre ottimo, Paasche "Raptor" a doppia azione) con il matt giallo acrilico Tamya ( a mio sommesso parere, uno dei migliori sia per copertura che tenuta ) e procedo come da programma ottenendo un perfetto risultato.
Da questo momento in poi, inizia una complessa fase di colorazione, mascheratura ed applicazione delle decals (Falcons Face).
Fortunatamente il set della Zotz, viene incontro predisponendo una comodissima mascheratura del Falcons Face che tra l'altro, mi è tornata utile per ricreare la mascherina anteriore di metallo, in conformità alla fusolierae dunque trattata con la solita tecnica di rivestimento metallico MWP (Metal Work Panels).
creazione della mascherina frontale con procedura MWP:
mascherina frontale in MWP:
Dopo aver applicato la masheratura, coloro la parte superiore (top) del muso, con USAF olive drab Vallejo Air. Tolta la mascheratura, procedo delicatamente all'applicazione delle decals.
In merito alla qualità delle decals in questione, nulla da eccepire, semplicemente fantastiche, colori aderenti al reale modello e sufficientemente robuste.
Altro discorso, riguarda invece l'applicazione delle stesse dovendo "lavorare" su superfice curva ed in presenza di numerose protuberanze, pannelli armati, sportelli ecc. Nel mio caso poi, il lavcoro è ulteriormente complicato volendo usufruire dell'opzione di apertura quantomeno di un vano armi.
Ciò significa dover intervenire chirurgicamente con un bisturi affilatissimo e tagliare le decals durante l'applicazione ( cosa non sempre semplice). Dato poi il disegno, la necessità di sovrapposizione delle decals, posso garantire che la difficoltà è stata veramente alta. Per ottenere il risultato che vedete, ho dovuto applicare diversi interventi manuali di taglio per sagomare correttamente le decals ed applicare piccoli interventi di colorazione sulle parti ammalorate o staccate (fortunatamente pochissime).
Ora che questo lavoro è terminato, tiro un lungo sospiro prima di procedere al classico trattamento di lucidatura ed opacizzazione finale.
Lucidatura e successiva opacizzazione delle decals:
Applicare le decals come detto in precedenza, non è stata una passeggiata e poichè nella fattispecie vi è anche la sovrapposizione di decals, penso soprattutto a "Lady Lil" il cui nome per inciso, fu dato dal pilota del B-25 alla sua ragazza ma riproducendo un soggetto disegnato dal mitico " Re delle PinUp" Alberto Vargas in occasione del calendario del 1945,
il rischio di un "silvering" è dietro l'angolo motivo per cui, ho privilegiato un passaggio con aerografo di Future (wax) per ottenere quanto più lucido e scorrevole con asciugatura veloce. Ho applicato in seguito un semplice passaggio di Matt Vallejo diluito al 30% ed ho ottenuto il risultato che desideravo.
Test di conformità con l'originale: problemi rilevati e risolti:
Confrontando le rare immagini del soggetto originale, ho notato alcune difformità del kit HK con la versione scelta "lady Lil". Intanto ho dovuto eliminare le due prese d'aria laterali poste all'inizio dei pannelli armati. Questo è un semplice intervento di stuccatura e verniciatura.
Più complicato, ed è veramente strano essermi sfuggito prima dell'applicazione delle decals, l'evidente spostamento delle prese d'aria poste entrambe sui pannelli del vano armamenti che, rispetto al kit HK, sono poste circa a metà e comunque prima dell'occhio del falco.
Senza esitare, con un seghetto ultrasottile a lama lunga e morbida recido alla base le due prese d'aria del kit (per mantenerne intatta la forma e la scala) riducendo al minimo i danni: si tratta di una leggerissima stuccatura a liquido e successivo ritocco a pennello ultrafine.
Una volta eliminate le prese d'aria dalla posizione non corretta, determino la nuova posizione regolandomi con le foto originali e dunque appuntando con un piccolo segno (marker) le nuove coordinate su entrambe le pannellature.
A questo punto, con un microdrill, pratico due piccoli fori obliqui come previsto nell'originale kit. Termino l'operazione incollando le prese d'aria ricavate dal kit nella nuova sede e posizione conformemente all'originale.
Ora procedo a regolare di conseguenza anche la parte interna dei pannelli corretti ricreando due piccole intelaiature interne con il classico styrene sottile . La parte interna del kit viene completamente stuccata, foderata in lamierino ultrasottile ed infine colorata con l'interior green.
Non mi resta che precolorare di bianco le nuove prese d'aria ed uniformare il tutto con il giallo Tamya. Finito questo lavoro, ritocco velocemente e con precisione le microescoriazioni causate dai tagli in precedenza effettuati ottenendo il risultato che potete vedere alla fine del wip.
illustraziuone originale del B-25-J "Strafer" versione "Lady Lil" 498th Bs, "Falcons", 345th Bomber Group "Air Apaches" 5th AF:
Risulta piuttosto evidente lo spostamento delle prese d'aria avanzate rispetto a quelle del kit HK: modifica eseguita.
Questa illustrazione mostra come la versione "Lady Lil" sopra rportata non avesse le ulteriori prese d'aria cerchiate in bianco ed in effetti previste nel kit HK: sono state rimosse dal modello.
versione riveduta e corretta:
Purtroppo, chi fa modellismo lo sa, non dovrebbero succedere queste "rogne" ma essendomi sfuggito il confronto prima dell'applicazione delle decals, non posso che dolermi con me stesso e procedere di conseguenza. Certo, avrei potuto far finta di nulla ma su un modello di questa portata e lavoro, non è proprio ammissibile una discrepanza del genere, io non l'ho accettata e son felice di averla risolta al meglio.
Ora dovrò semplicemente verificare con la luce diurna il complessivo lavoro l'eventuale presenza di difetti o errori di colorazione e provvedere alla contestuale eliminazione.
Per il momento è tutto. Alla prossima e come sempre, un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Update 7 e finale di sessione
Lun Nov 09, 2020 4:30 pm
Salve a tutti,
dopo diverso tempo, colpa mia e dei miei impegni, posso ora aggiornare questo thread con tantissimi argomenti ed un occhio particolare sulla tecnica MWP.
Ci siamo lasciati circa due anni fa con la correzione del muso ( per la versione Lady lil ) ovvero spostando un poco più a monte le due prese d'aria così come imposto dal modello reale.dopo diverso tempo, colpa mia e dei miei impegni, posso ora aggiornare questo thread con tantissimi argomenti ed un occhio particolare sulla tecnica MWP.
Qui ci occuperemo ora delle superfici alari edel loro trattamento MWP: PROCESSO DELLA CLONAZIONE DEL PANNELLO
Risultato finale del rivestimento eseguito con nastro di alluminio autoadesivo:
applicazione delle luci di navigazione :
Procedura di opacizzazione dei pannelli attraverso spazzolatura con lana d'acciaio ultrafine " 00 00" e lavaggio olio/resina (weathering)
risultato finale:
applicazione decals (Zotz optional set) con lucidatura (Future wax)
Test to fit : proviamo solo a fissare (non incollare) le ali per un controllo "al volo" !! Esito: OK
Motori, scarichi, naca, dettaglio, colorazione e rivestimento:
Modifica da apportare ai perni di rientro dei flabelli: forare il piatto di supporto, creare una sottile base per consentire l'appoggio di perni nuovi in metallo.
pre-colorazione degli scarichi con colori Shift Metal della serie Chameleon a viraggio multiplo (per simulazione della variazione del colore del metallo alle diverse temperature)
Ecco la modifica apportata (fori) per consentire la sostituzione dei perni di rientro dei flabelli in metallo:
modifica dei perni dei flabelli eseguita:
Rivestimento delle gondole, invecchiamento ed ossidazione - applicazione dettagli ed autocostruzione vano terminale motore di destra :
sostituzione carrelli e ruote con accessori Brassin (Eduard) & Scale Aircraft Conversions
fissaggio bracci con Bondic UV:
Modifica dettagli con perni e tubi in metallo (Albion):
particolare dove è possibile intravedere parte del castello motore e collegamenti autocostruito:
dettaglio del cruscotto modificato:
modifica del portello di accesso di emergenza e finestrini laterali, rivestimento e dettaglio (MWP)
trasparente originale del kit:
esecuzione dell'apertura dell'accesso di emergenza:
Montaggio finale ed applicazione degli ultimi dettagli:
Ringrazio tutti i visitatori per l'attenzione e vi aspetto alla galleria del modello ultimato nella apposita pagina del sito.
Buona navigazione
Al la prossima avventura.
Giorgio
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|